Bando errato e il Farmer’s Market resta chiuso

Bando errato e il Farmer’s Market resta chiuso

31 gennaio 2020 News Patrimonio Pubblico 0

Una Giunta di persone impreparate e distratte: ecco l’ingrediente principale dello sfacelo di Roma.
Volete sapere l’ultima? Rimarrà chiuso nell’anno del centenario di Garbatella il Farmer’s Market di via Passino. Nonostante le mie ripetute e costanti sollecitazioni, infatti, il Campidoglio è riuscito anche in questo caso a dare prova della loro specialità: chiudere, abbassare le serrande e abbandonare la questione.
I responsabili di questo capolavoro alla rovescia hanno nome e cognome: Virginia Raggi che non ha mai mostrato il minimo interesse per i 100 anni del nostro quartiere, e Carlo Cafarotti Assessore Sviluppo Economico, Turismo e Lavoro di Roma un personaggio finito per caso nella Giunta Comunale.
Ora basta, è il momento di liberare la nostra città da questi dilettanti allo sbaraglio.
Qui in basso l’articolo de la Repubblica – Roma
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Bando errato e il Farmer’s Market resta chiuso
di Paolo Boccacci

Rimarrà chiuso nell’anno del centenario di Garbatella il Farmer’s Market di via Passino, regno (perduto) degli agricoltori diretti con i loro prodotti: frutta, ortaggi, ma anche conserve, pane, dolci e paste, miele, carni locali, formaggi e specialità tradizionali. Il tutto a chilometri zero. In vendita da consorzi e cooperative della campagna romana e del Lazio: Sabina, Tuscia, Ciociaria. A novembre, però, il dipartimento Sviluppo economico e Attività produttive ha bloccato l’attività motivando la decisione con l’impossibilità di proroga della convenzione. E a dicembre ha lanciato un bando per il nuovo affidamento promettendo che in 45 giorni si sarebbe conclusa la procedura. Ma ora il bando è stato annullato in autotutela dal Campidoglio. E questo, di fatto, impedirà l’utilizzo del mercato proprio nel 2020. «È l’ennesima dimostrazione dello scarso interesse della giunta Raggi per il quartiere nell’anno del centenario della Garbatella», attaccano il presidente del Municipio Amedeo Ciaccheri e l’assessore alle Attività produttive Leslie F. Capone. «Avevamo chiesto che non si interrompesse un’esperienza cosi importante e sentita nel territorio. E avevamo preteso, vista l’incomprensione del Comune all’ascolto, che comunque la procedura di nuova assegnazione si concludesse al più presto per riaprire una struttura, storica e molto frequentata. Ora la doccia fredda di questo ulteriore ritardo». I produttori, che dal 2013 hanno animato il mercato contadino, hanno perso il ricorso al TAR e, in parte, a novembre si sono spostati nell’ex deposito Atac di San Paolo: una soluzione temporanea perché il Campidoglio, nella primavera dello scorso anno, aveva comunicato la volontà di riassegnare gli spazi, la cui concessione era scaduta nell’aprile del 2018; anche per realizzare nella struttura di via Passino interventi di messa in sicurezza che, però, non sono mai stati eseguiti. Nel frattempo, più di 5.000 affezionati clienti avevano firmato (inutilmente) la richiesta di mantenere aperto lo spazio di via Passino. In attesa di un bando adesso annullato e da rifare.

[la Repubblica, 31 gennaio 2020]

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