Campo largo in tutti i Municipi

Il day After le elezioni di primo turno in Francia eccheggiano in tutta Europa. In queste settimane si è aperto un dibattito anche a Roma sull’allargamento del Campo della maggioranza. A Roma le elezioni non sono vicine e ringrazio la Repubblica e Marina de Ghantuz Cubbe però per aver ripreso alcune riflessioni sul lavoro più urgente da fare ossia rendere accanto al Sindaco Gualtieri questa città, una città più giusta. Su questo possiamo verificare davvero un Campo largo in tutti i Municipi fatto di sostanza e non tatticismo per un’alternativa alle destre che è una sfida a tutte le latitudini.
Buona lettura!





A TUTTO CAMPO LARGO
L’appello di Amedeo Ciaccheri parte dai municipi per creare un patto tra Pd, Avs, 5 Stelle “Serve un’alleanza a cominciare dal lavoro in città capace di essere alternativo alle destre”.
E i giovani progressisti bocciano la linea Raggi.
Campo largo in tutti i Municipi romani. Tutte le forze progressiste unite come alternativa alle destre. A parlare e Amedeo Ciaccheri, presidente del Municipio VIII. I giovani pentastellati e dem, insieme ai coetanei delle altre forze di centrosinistra, si incontrano intanto alla Festa dell’Unità e avviano un fitto dialogo, partendo dall’antifascismo, per cercare di contrastare sovranisti e alleati, guardando a un diverso progetto per il Paese. Sconfessata la linea della ex sindaca Virginia Raggi, che torna a frenare sulle alleanze e a battere sul ritorno alle origini del Movimento. I progressisti ormai coscienti che se non saranno uniti non avranno chance contro la Meloni.
di Marina de Chantuz Cubbe
Amedeo Ciaccheri
“Campo largo in tutti i Municipi”
Va costruito in città un patto sul lavoro alternativo al progetto seguito dalle destre.
«Lavorare insieme arrivando a costruire un patto sul lavoro in città capace di essere alternativo alle destre». È questo l’appello che il presidente dell’VIII municipio Amedeo Ciaccheri, esponente di Alleanza Verdi e Sinistra, lancia ai colleghi presidenti e al Movimento 5 stelle. Gli uni governano la maggioranza, gli altri (compresi i partiti di centro come la lista civica Calenda) sono all’opposizione. Ma l’obiettivo secondo Ciaccheri deve essere quello di rinunciare a politicismi e iniziare da subito a costruire una piattaforma comune su temi concreti.
Presidente Ciaccheri, il suo è un appello che parte dall’aperura del consigliere pentastellato Paolo Ferrara ad una collaborazione e futura alleanza tra Partito democratico e Movimento 5 Stelle. Da rappresentante di Avs cosa ne pensa?
«Da parte del M5s voler lavorare per la città anche dentro una collaborazione più stretta con la maggioranza è un segnale solamente positivo. Mi sembra ci sia anche la consapevolezza, come sta avvenendo anche all’interno del dibattito a livello nazionale, della necessità di costruire il fronte più ampio possibile rispetto alle destre».
Bene, ma Avs dove si colloca in tutto ciò?
«Oggi Roberto Gualtieri conta su un asse politico vero, rappresentato da Pd e Avs: sono queste le due forze politiche che con lealtà sono accanto al sindaco in quest’opera di rafforzamento e di cura della città. Io sono convinto che bisogna allargare a tutti quanti: non solo ai 5s ma anche alle forze centriste. Perché abbiamo una sfida non indifferente: fare uno sforzo per il bene della città e dare materialità a quella che è l’alternativa alle destre con una coalizione plurale. Un allargamento che deve avvenire “nei caminetti” ma su questioni che possono essere declinate in maniera concreta».
Esempi concreti di concretezza?
«In Assemblea capitolina come Avs abbiamo depositato una mozione per il salario minimo e Roma ne discuterà l’applicazione ai contratti dentro i propri appalti. Sarebbe un segnale, visto che è una battaglia che condividiamo, se il M5s sottoscrivesse l’atto. Così come su altre questioni ci sono convergenze politiche: il tema di Roma città della pace è per noi fondamentale e tocca anche le corde del sindaco Gualtieri. Bisogna lavorare affinché il Giubileo sia delle persone e non solo dei cantieri: sono terreni da condividere con il M5s i temi sociali, dell’accoglienza, del lavoro, della sperimentazione del reddito minimo cittadino».
Nel suo municipio qual è la situazione? L’unità con il M5s dovrebbe essere cercata anche negli altri municipi?
«La collaborazione dal punto di vista istituzionale c’è con tutte le forze politiche presenti in Aula, anche dell’opposizione: è un segnale importante che i rappresentanti del M5s e quelli della lista Calenda abbiano votato sul parere al Bilancio dell’VIII municipio insieme alla maggioranza. Io sono convinto che i presidenti degli altri municipi lavorino sulle materie dell’amministrazione con tutte le forze politiche. Credo che da entrambe le parti si debba rinunciare a posizioni politiciste e lavorare insieme sulle singole questioni che i romani e le romane hanno a cuore. Arrivando a un patto sul lavoro da fare per la città capace di essere alternativo alle destre. Le esperienze che vincono le elezioni nelle città e non solo, sono quelle in cui la coalizione progressista tiene unito il campo largo, investe su figure di rinnovamento e stando sulle questioni materiali come la transizione ecologica o la turistificazione delle città, temi all’ordine del giorno di tutte le prossime tornate elettorali, anche a Roma».
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