Le Cinque priorità del Programma

Nei precedenti mesi, ho annunciato la disponibilità a candidarmi alla Presidenza del Municipio Roma VIIII perché credo sia arrivato il momento in cui investire nuove energie in un progetto di governo per il nostro territorio.
Oggi sono qui ad esporre le mie priorità programmatiche per il Municipio che verrà e sulle quali voglio costruire un’alleanza larga, civica e politica, con cui vincere le imminenti elezioni.
Negli ultimi giorni altre personalità si sono fatte avanti per guidare la Coalizione per il Nuovo Municipio e qui voglio confermare che sono pronto a sfidare in elezioni Primarie chiunque voglia aderire a questo progetto.
Una sfida su idee, programmi e biografie in cui – appunto – metteremo al centro queste proposte.
La scuola prima di tutto
Siamo davanti al plesso Poggiali Spizzichino di Tormarancia, recuperato pienamente alla sua funzione educativa, grazie alla mobilitazione che abbiamo organizzato con i comitati di genitori, insegnanti e ragazzi del Municipio.
Quando dico scuola pubblica prima di tutto, intendo vicende molto concrete. Due esempi: da un lato, attiverò tutte le procedure affinché venga riaperto l’asilo nido La Filastrocca di Via Tarso a San Paolo; poi, metterò l’amministrazione municipale a lavoro su una puntuale gestione degli immobili scolastici, affinché non si ripetano episodi come quello delle infestazioni di ratti alla scuola dell’infanzia Ranocchio Scarabocchio a Roma70.
Infine, la scuola deve essere aperta a tutta la cittadinanza anche oltre la funzione didattica affinché le scuole tornino ad essere il perno di una grande comunità educante.
La cura del territorio
Dalla manutenzione diffusa del verde urbano che non può essere più gestito solo con gli abbattimenti delle alberature come sta succedendo a San Paolo e Garbatella e in tutta la città, alle grandi questioni urbanistiche in cui il Municipio deve tornare ad essere garante degli interessi della collettività e non spettatore passivo come successo sull’ultimo scempio di Piazza dei Navigatori.
Per questo puntiamo anche sulla partecipazione attiva dei cittadini che dobbiamo facilitare nei processi di adozione delle aree verdi (e qui abbiamo esempi illuminati come la rete degli orti urbani, il Parco Giovannipoli, Socrates e CdQ Grattaperfetta) e dobbiamo coinvolgere nelle scelte strategiche urbanistiche sul futuro del territorio accelerando percorsi interrotti come sulla Tenuta di Tormarancia.
Rigenerare il patrimonio pubblico
Il patrimonio pubblico è una risorsa su cui far leva per dare nuove opportunità di sviluppo locale. Un grande tema è il rilancio dell’Ipab San Michele a Tormarancia: insieme alla Regione Lazio, dobbiamo far sì che questa grande struttura si rinnovi e innovi la sua funzione di bene comune al centro del nostro Municipio.
E poi c’è il patrimonio commerciale inutilizzato di Roma Capitale e dell’ATER di Roma: patrimonio fermo che invece sarà nuova linfa a disposizione dell’imprenditorialità di giovani, donne e tutti coloro che vogliono tornare a investire nel nostro territorio.
La grande bellezza
Il nostro è un Municipio che sempre di più diventa una centralità culturale nella città di Roma, mescolando tradizione e innovazione tra l’Appia Antica e la street-art di Tormarancia, dalla bellezza di Garbatella al fiorire di decine di iniziative culturali.
Su questo ho le idee molto chiare.
L’Appia antica deve far esplodere a pieno le potenzialità di attrazioni naturalistiche e archeologiche spesso sconosciute agli stessi cittadini di Roma.
Garbatella, si avvicina a compiere cento anni. Subito, lavoriamo per il piano Garbatella100: un intervento che coinvolga più livelli istituzionali con cui affrontare una cura del patrimonio ATER dei bellissimi lotti abitativi e poi ancora la centralità della piazza della Cultura con Moby Dick e il Palladium e la ricchissima rete associativa.
È nato Ardeforte a Roma70, dobbiamo dare nuova linfa alla Festa per la Cultura, abbiamo perle come il festival Fotoleggendo e poi le tante iniziative per la memoria e l’identità del territorio: il Municipio deve essere in prima fila per rafforzare tali percorsi e sostenere le manifestazioni culturali troppo spesso ostacolate dalla burocrazia comunale.
Un Municipio solidale
Da sempre il nostro territorio è stato caratterizzato da un protagonismo dell’amministrazione locale volto a favorire percorsi di solidarietà insieme al terzo settore e al mondo associativo.
Negli anni di governo di Pace e Raggi abbiamo assistito al disinteresse per le marginalità sociali e le nuove povertà e quindi alla mortificazione del terzo settore. Basti ricordare la chiusura delle ludoteche municipali e lo smantellamento del Polo di Protezione Civile.
Io farò tutto l’opposto: innanzitutto una cura maggiore del servizio sociale municipale e poi riaprire subito le ludoteche e i servizi del volontariato sociale come la farmacia solidale presso l’AMA di Montagnola; riattivare i percorsi di Protezione Civile; mettersi in prima linea contro gli sfratti e l’emergenza abitativa. Davanti alla crisi della città pubblica, il nostro Municipio deve diventare l’esperienza istituzionale più avanzata per l’emancipazione dei più deboli e l’accoglienza come vocabolario comune
Diretta Integrale della Conferenza Stampa:
Conferenza stampa di lancio della candidatura per il municipio che verrà.Le mie 5 priorità
Pubblicato da Amedeo Ciaccheri – il Municipio che verrà su martedì 3 aprile 2018
Amedeo Ciaccheri Bellezza Cura del Territorio Municipio VIII Patrimonio Pubblico Presidente Priorità Programma Roma Scuola Solidarietà